Brano: Ebrei

Una S.S. « seleziona » i deportati ebrei atti al lavoro da quelli destinati subito alla camera a gas (Auschwitz, 1942)

ebraica, circa 100.000 persone, potè salvarsi. Quando, nell’ottobre 1944, al regime di Horthy succedettero le «croci frecciate» di Szàlasi, queste organizzarono il massacro di molte migliaia di ebrei superstiti, ma ormai era troppo tardi per provvedere alle deportazioni in massa da Budapest. L'ultimo gesto di Eichmann fu di organizzare, per

30.000 ebrei ungheresi, una « marcia della morte» da Budapest a Vienna.

In Bulgaria, 13.000 ebrei dalle regioni annesse (Tracia e Mace[...]

[...] ebrei restino! ».

Quanto all'Italia, dalla quale furono deportati circa 7.000 ebrei (su circa 40.000), si veda la voce Antisemitismo.

Il sionismo

Verso la fine del secolo XIX, nell'Europa centroorientale dove grandi comunità ebraiche vivevano del tutto distinte dal resto della popolazione, con un proprio linguaggio (yiddish, di origine tedescomedioevale con parole ebraiche e slave, ma scritto in caratteri ebraici), una propria cultura^ una struttura economica^distinta, ebbe origine un movimento nazionale ebraico il cui scopfo finale era la creazione di uno Stato degli ebrei in Palestina, secondo l'antichissima e mistica aspirazione del «ritorno» alla «terra promessa » (Sion è il nome del più alto colle dell'antica Gerusalemme). Theodor Herzl (18601904), un giornalista ebreo ungherese attivo a Vienna, nel clima accesamente an

tisemitico deH’Impero austroungarico, dove l’assimilazione degli ebrei si era dimostrata praticamente impossibile, fu il fondatore del sionismo come movimento politico. Nella concezione di Herzi il sionism[...]

Brano: [...]tipopolari del governo Badoglio. Tuttavia, il mattino del 9 settembre, quando alcuni reparti dell’esercito si concentrarono all’Ardenza per sbarrare la via Aurelia ai tedeschi, la popolazione appoggiò i soldati e alcuni membri del Comitato unitario antifascista presero contatto con il comandante militare della piazza. Alcuni autocarri tedeschi furono bloccati e i militari nazisti tratti prigionieri. Sempre all’Ardenza, si verificò nel pomeriggio una scaramuccia, durante la quale i tedeschi persero un carro armato. Un altro scontro avvenne a Stagno dove, nel tentativo di resistere a preponderanti forze corazzate tedesche, cadde alla testa dei suoi uomini il maggiore Gian Paolo Gamerra (v.).

Al di là di questi episodi, la resistenza dell’esercito italiano fu assai ridotta. Il 10 settembre i tedeschi erano padroni di Pisa e di Livorno. Una grande battaglia divampò invece a Piombino (v.). Il gerarca Cesare Maria De Vecchi, che durante i 45 giorni del governo Badoglio era stato mantenuto a comandare la Divisione Costiera, sabotò poi la vitto[...]

[...]utto il territorio della provincia, ad eccezione dell’isola d’Elba (v.) dove, per le difficoltà di collegamento, i patrioti agirono autonomamente.

I primi nuclei partigiani si riunirono in località Castellacelo e da qui si trasferirono poi in altre zone, man mano irrobustendosi e organizzandosi in brigate. La I Brigata Garibaldi occupò la zona « Quarata », fra Nibbiaia e Chioma, controllando ininterrottamente l’altipiano sino al 19.7.1944.

Una S.A.P., che avrebbe in seguito costituito il Distaccamento « Gaiani » della 3S Brigata Garibaldi, era attestata nella parte alta di Rosignano e in posizione assai pericolosa. All’estremo sud della provincia, a Monte alle Tegole, sulle colline di Bibbona e a Monte Vaso,

operavano i Distaccamenti « Marchionneschi », « Ricci » e « Danesin » che poi daranno vita alla 3a Brigata Garibaldi « Val Cecina ». Sulle colline di Bolgheri e verso Massa Marittima ebbe la propria base operativa iL Distaccamento « Chirici », poi sostituito dal « Tognarini », dal «Bucci» e dall ’« Allegri ».

In seguito all[...]